Il 14 maggio, gli studenti dell’ISIS Sinisgalli di Senise incontreranno Alessia Sacchetti della Fondazione CESVI e Rino Lombardi del MUSEO DELLA BORA di Trieste, per parlare del clima del futuro e di buone pratiche. Il titolo scelto NON POSSIAMO CAMBIARE IL VENTO PERO’ POSSIAMO PROVARCI fa riferimento in particolare a uno dei progetti nati nell’ambito del bando europeo 1Planet4All curato in Italia da Fondazione Cesvi, si tratta di “CambiaVenti-L’emergenza climatica e noi” un’iniziativa di sensibilizzazione realizzata dal Museo della Bora. Nel pomeriggio, alle 17.30, al MULA+ Museo e Biblioteca di Latronico, l’incontro sarà aperto al pubblico.
Fondazione CESVI
Cesvi è un’organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente nata a Bergamo nel 1985. Nel 2019 ha assistito un milione di persone in oltre 20 Paesi del mondo, e si occupa di lotta alla fame, sviluppo sostenibile e protezione dell’ambiente in contesti fragili. In Italia e in Europa, Cesvi promuove campagne di sensibilizzazione per incoraggiare la cultura della solidarietà mondiale, soprattutto tra i più giovani.
Cesvi è partner di “1Planet4All: Empowering youth, living EU values, tackling climate change”, un programma triennale co-finanziato dall’Unione Europea per la sensibilizzazione e attivazione dei giovani di 12 paesi europei sul tema del cambiamento climatico e di come le nostre scelte possono avere un impatto profondo nei Paesi in via di sviluppo. All’interno del progetto 1Planet4All, molte attività sono dedicate al coinvolgimento di giovani e insegnanti dentro e fuori la scuola. Attraverso il progetto 1Planet4All Cesvi vuole sostenere l’impegno dei giovani nella lotta al cambiamento climatico, offrendo informazioni e strumenti utili perché diventino veri e propri “agenti di cambiamento”, impegnati a rendere le proprie comunità più sostenibili, inclusive e climate-smart. Ai giovani viene data l’occasione di far sentire la propria voce attraverso la partecipazione a campagne di comunicazione, call to action, eventi e dibattiti, con la possibilità di scambio di esperienze e buone pratiche, lasciandosi ispirare da esperti e attivisti sul tema del cambiamento climatico e dell’impegno giovanile.
Museo della Bora
Il Museo della Bora di Trieste, inaugurato nel 2004, più che un museo, è uno spazio curioso, ibrido, uno spazio interdisciplinare tra scienza, arte, cultura e società. Al suo interno troviamo l’Archivio dei Venti del Mondo, una bizzarra raccolta di oltre 130 venti in scatola spediti da ogni parte del mondo dagli “ambasciatori eolici”; una piccola galleria del vento che contiene opere di qualità di artisti talentuosi pertinenti con i temi del museo; l’archivio di Silvio Polli, fotografie, pubblicazioni scientifiche, giornali, strumenti scientifici di uno dei più grandi studiosi del fenomeno, messi a disposizione dalla famiglia; curiosità di Bora e di vento, reperti originali oppure creati ad hoc. E’ anche un piccolo centro di documentazione eolica con oltre 400 titoli tra libri, video, CD, DVD.
Con il progetto CambiaVenti il Museo della Bora intende sensibilizzare i giovani sui temi dell’emergenza climatica e della sostenibilità ambientale attraverso una serie di attività che in un primo momento hanno visto la partecipazione di esperti sui temi del clima e dell’ambiente, attivisti e ideatori di buone pratiche durante i momenti formativi, che in una seconda fase hanno ispirato la creatività dei giovani, attraverso contributi visivi e di testo che sono stati successivamente raccolti in un libro.