Fino al XVI secolo Laino Castello e Laino Borgo furono un solo Comune denominato semplicemente “Laino”. I due Comuni si unirono per la seconda volta nel 1928, con il nome di “Laino Bruzio”, per separarsi nuovamente nel 1947. Probabilmente il toponimo deriva dal fiume Lao.
Non ci sono tracce certe per stabilire l’esatta origine della comunità, a parte il rinvenimento di numerosi sepolcri costruiti con grossi blocchi di tufo che potrebbero risalire al periodo greco. La maggior parte degli studiosi ritiene che l’attuale Laino sia stata fondata dai superstiti della città romana Lavinium.
Furono i Longobardi, per strategia difensiva contro il nemico bizantino, a costruire sul colle S. Teodoro il castello (Castrum Layni) che divenne poi capoluogo di un importante gastaldato del principato di Salerno.
L’arrivo dei Normanni segnò per il centro l’inizio delle successioni feudali. Sotto il regno borbonico il paese partecipò fervidamente alle mutazioni civili e sociali e anche qui, nel 1799, venne innalzato l’albero della libertà.
Fino al 1982 i lainesi hanno abitato nel centro storico arroccato sul colle S. Teodoro. Già nel 1960 a seguito di problemi di dissesto idrogeologico, l’abitato di Laino Castello venne dichiarato da trasferire in altro luogo e da allora cominciò lento e inesorabile il declino. Nel 1982, a causa di un violento terremoto, la popolazione ha dovuto abbandonare definitivamente le proprie case e trasferirsi su un pianoro poco distante sito in località Pornia – Scolari dove già erano state realizzate le prime infrastrutture e le prime abitazioni.
La particolarità della visita a Laino Castello Vecchio è data dalla sua ubicazione e dal fatto di essere completamente disabitato. La visita è agevole e alla fine del percorso, presso la terrazza panoramica, si può osservare la Gola del fiume Lao.