La pratica collaborativa delle arti visive di Lucy + Jorge Orta impiega una varietà di media tra cui disegno, scultura e performance per realizzare importanti opere che affrontano le principali sfide sociali ed ecologiche. Tra i loro lavori più emblematici ricordiamo:  Refuge Wear  e  Body Architecture , habitat minimi portatili che collegano architettura e abbigliamento; Nexus Architecture  indaga modelli alternativi del legame sociale; HortiRecycling  e 70 x 7 The Meal  mettono in discussione la catena alimentare locale e globale e i rituali dei banchetti comunitari; OrtaWater  e  Clouds  riflettono sulla scarsità d’acqua e sui problemi derivanti dal suo inquinamento e dal controllo aziendale; L’Antartide  considera gli effetti del cambiamento climatico sulla migrazione; e l’Amazzonia  esplora gli ecosistemi intrecciati e il loro valore per il nostro ambiente naturale. 

In riconoscimento del loro contributo alla sostenibilità, gli artisti hanno ricevuto il Green Leaf Award per l’eccellenza artistica con un messaggio ambientale, presentato dal Programma per l’ambiente delle Nazioni Unite in collaborazione con il Natural World Museum presso il Nobel Peace Center di Oslo, Norvegia (2007). Il loro monumentale Cloud Meteoros è stato selezionato per la prima commissione d’arte pubblica Terrace W ires per St Pancras International a Londra (2013).  

Sono state pubblicate numerose monografie e il lavoro di Lucy + Jorge Orta è stato al centro di importanti mostre, tra cui: la rappresentanza argentina alla 46. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia (1995); 2a Biennale di Johannesburg, Sud Africa (1997); Secessione, Vienna (1999); Biennale di Gwangju (2004); The Curve, Barbican Art Gallery, Londra e Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2005); Museo Boijmans Van Beuningen, Rotterdam; IX Biennale dell’Avana (2006); Biennale della Fine del Mondo, Ushuaia e la Penisola Antartica (2007); Pirelli Hangar Bicocca, Milano (2008); Museo di Storia Naturale, Londra (2010); MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Biennale di Roma e Shanghai (2012); Parco delle sculture dello Yorkshire (2013); Museo d’Arte Herbert F. Johnson e Parc de la Villette, Parigi (2014); Museo Londra, Ontario (2015); Centro artistico Attenborough, Leicester; Museo della Galleria della città, Peterborough; Emsherkunst, Rhur (2016); Galleria Humber Street, Hull (2017); Galleria Ikon, Birmingham (2018); Palazzo Vecchio, Museo Salvatore Ferragamo, Museo Novecento, Firenze (2019); Aeroporto Tempelhof, Berlino; Nuova Galleria Tretyakov, Mosca (2021); Centro Pompidou-Metz, Metz (2022); Biennale d’arte contemporanea di Diriyah (2024)

Il loro lavoro si trova in collezioni pubbliche:

CAPC Musée d’Art contemporain de Bordeaux, Francia; Centre National des Arts Plastiques (CNAP), Parigi, Francia; Collezione départementale d’art contemporain (FDAC), Seine-Saint-Denis, Francia; Conseil Général des Bouches-du-Rhône, Aix-en-Provence, Francia; Museo d’Arte Contemporanea; Università della Florida del Sud (USFCAM), Tampa, Stati Uniti; Emscherkunst, Germania; Fonds régional d’art contemporain (FRAC) Lorena, Metz, Francia; Herbert F. Johnson Museum of Art – Cornell University, Ithaca, USA; Inghilterra storica, Regno Unito ; MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma, Italia; Musée d’Art et d’Histoire, Cholet, Francia; Sloten, Freisland, Paesi Bassi; Smiths Row, Bury St Edmunds, Regno Unito ; Collezione Wellcome, Londra, Regno Unito; Parco delle sculture dello Yorkshire, Wakefield, Regno Unito; Ville di Marsiglia, Francia; Ville de Nancy, Francia, Museo nazionale della storia dell’immigrazione, Parigi, Francia

Fondazioni e collezioni aziendali:
DSM Art Collection, Heerlen, Paesi Bassi; Collezione d’arte aziendale di Fidelity Investments, Boston, Stati Uniti; Fondazione Finstral, Renon, Italia; Fondazione Golinelli, Bologna, Italia; Fondazione Olivetti, Roma, Italia; Fondazione Zegna, Milano, Italia

Lucy + Jorge Orta fondano Les Moulins nel 2000 come estensione della loro pratica, per creare una comunità dedicata alla ricerca artistica e alla produzione di arte contemporanea. Les Moulins è informato dall’ambiente naturale e dal patrimonio industriale delle ex fabbriche e cartiere lungo la valle del Grand Morin nella Seine-et-Marne. Il complesso si estende su un tratto di 8 km del fiume e unisce diversi attori dell’arte contemporanea in quattro edifici storici: Moulin Sainte-Marie, Moulin de Boissy, Moulin La Vacherie e La Laiterie. Oggi, Les Moulins ospita studi di artisti, laboratori di produzione, residenze, luoghi espositivi e per spettacoli situati all’interno di un parco di sculture di 20 ettari.