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Pleurad Xhafa

PLEURAD XHAFA
(nato nel 1984 a Lushnjë; vive e lavora a Tirana)

La planimetria dello SPRAR secondo Essa, 2018
Penna su carta, vetro anti-proiettile, 31 x 31 cm

Dal 17 al 23 settembre, ho preso parte alla residenza di ArtePollino, locata nella cittadina di Latronico, in provincia di Potenza, in Italia. In associazione con il concetto di “Tempo Fossile”, siamo stati invitati ad esplorare la geomorfologia, l’antropologia e la storia delle quattro valli della regione Basilicata.

Ad un certo punto, nel corso dell’intensa settimana di camminate ed incontri nel Parco Nazionale del Pollino, mi sono interessato alla possibilità di visitare il centro SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), sito a Latronico. Una visita risultata impossibile. La direzione del centro SPRAR ha risposto alla mia richiesta con un NO. Alcuni giorni dopo, con l’aiuto dello staff di ArtePollino, ho fissato un incontro al di fuori del centro con due richiedenti asilo.

Il 22 settembre, alle 19:30 ora locale, durante l’ultimo giorno della mia permanenza, ho incontrato Essa ed il suo amico Mustafa nella Piazza Umberto I di Latronico. Nel corso di una breve conversazione, ho scoperto che quei due giovani intorno ai vent’anni avevano lasciato il Gambia, in Africa, tre anni prima. Dopodiché avevano viaggiato fino alla Libia ed infine erano arrivati a Bari, in Italia, via mare. Al termine di quel viaggio interminabile, le autorità italiane avevano deciso di sistemarli presso il centro di asilo di Latronico.

In un italiano semplice, Essa mi ha raccontato di essere in cerca di un lavoro, mentre Mustafa una volta alla settimana si reca a Napoli, dove segue un corso per diventare elettricista.

Non avendo la possibilità di visitare il centro, ho chiesto ad Essa di disegnare la planimetria dello SPRAR, con le sue entrate ed uscite.

Essa ha disegnato gli interni di un edificio a due piani. Il piano terra è diviso in tre spazi: sul lato sinistro una zona vuota, al centro un atrio e sulla destra un ufficio. Al centro, si vedono alcune sottili linee irregolari, che rappresentano le scale che conducono al secondo piano. Il secondo piano si divide in due aree differenti che comprendono un corridoio, cinque camere da letto, due bagni ed una cucina. Nello schizzo, non si vede alcuna uscita; secondo Essa, la planimetria dello SPRAR ha solo entrate.

Se si guarda oltre le linee del disegno, si può certamente capire che questa planimetria è, di fatto, una cartografia dell’attuale conflitto in corso in Italia e in Europa. Da una parte, chi arriva vede solo entrate, mentre dall’altra, coloro i quali rappresentano la leadership populista tentano di impedirlo, costruendo solo uscite.